A proposito sull’insegnamento, Donald D. Quinn diceva:
Se un medico, un avvocato, o dentista avessero 40 persone nel proprio ufficio in una sola volta, le quali hanno esigenze diverse, e alcuni delle quali non vorrebbero essere lì e quindi causano problemi, e il medico, l’avvocato, o dentista, senza assistenza, dovessero trattare tutti con eccellenza professionale per nove mesi, ecco, ti puoi fare un quadro di quello che è il lavoro di un insegnante.
La Chimica è una scienza complessa. È una scienza di mezzo. Non tratta dei quark, né delle galassie, ma di qualcosa di intermedio: le molecole e le loro trasformazioni. Tra tutte è la scienza più grande, la più estesa. Ha ramificazioni ovunque. I chimici sentono di dover dire la loro in ogni campo dello scibile umano, hanno esplorato la fisica, la biologia, la matematica… persino le scienze umanistiche e letterarie.
I CONSIGLI PER INSEGNARE LA CHIMICA PER I TEST DI AMMISSIONE
Con un panorama del genere, insegnare la Chimica risulta davvero complesso. È nostro compito non solo spiegare e far comprendere questa materia e le sue connessioni, ma anche riuscire a farla apprezzare (o almeno a non farla dispiacere). Perché poi la Chimica è fondamentale per Medicina: l’esame più importante al primo anno è Biochimica, che a sua volta è basilare per comprendere la Fisiologia e le Neuroscienze.
Cosa ci spinge allora a insegnarla? È un compito difficile, ma più diventa difficile, più diventa bello. “La mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso” diceva lo scrittore di fantascienza Isaac Asimov, che avendo una laurea in Chimica era stato anche professore. Questo perché, come diceva Lucio Anneo Seneca, “mentre s’insegna, s’impara”.
Il nostro segreto è che la Chimica nasconde colori, magie e cose inaspettate e imprevedibili. Potrete cominciare a scoprirle seguendo i nostri corsi.